#Foto di copertina di Geralt da Pixabay
Solidarietà, un grande psicodramma
Di Apostolos Apostolou
PROFESSORE DI FILOSOFIA DA ATENE
– Possiamo trovare oggi la solidarietà? La sempre l’ altro, ma in questa epoca che viviamo dove era l’ altro è giunto lo stesso. Oggi viviamo lo psicodramma dello stesso non siamo nel dramma dell’ altro.Solidarietà è una forma d’impegno etico-sociale a favore di altri, ovvero un atteggiamento di benevolenza e comprensione che si manifesta fino al punto di esprimersi in uno sforzo attivo e gratuito, teso a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che abbia bisogno di un aiuto. Il termine solidarietà, dunque, viene da solidale, di origine latina (in solidum), che vuol dire “obbligato”. Essere solidale quindi vuol dire essere obbligato, essere legato a qualcuno o qualcosa in modo solido.
La solidarietà pertanto è la condizione di chi è solidale con gli altri, ovvero di chi è legato in maniera solida con qualcuno.
E la domanda. Esiste oggi l’ alterità ? Esiste oggi l’ assenza dell’ altro? Ovunque in questa epoca dello stesso, l’ alterità è scomparsa ma anche lo stesso soggetto si è fatto piano piano indifferente alla propria soggettività, alla propria alienazione. In altre parole non ci sono rifugiati siamo tutti rifugiati non ci sono non vaccinato, siamo tutti vaccinati, non siamo lavorati siamo disoccupato a lungo termine. Il segreto è che oggi l’ altro vi risulta virtualmente lo stesso. L’ alterità viene surrettiziamente confiscata dalla quarta rivoluzione industriale. Per molti anni vivevamo nell’ immaginario dello specchio dello sdoppiamento e della scena dell’ altro, dell’ alterità dell’ alienazione, oggi viviamo in quello dello schermo dell’ interfaccia e dell raddoppio, della contiguità’ e del sistema reticolare. Cosi anche la solidarietà la vediamo inscritta sugli schermi come un cortocircuito dei poli della vita.